martedì, marzo 20, 2007

Barboni ... europei

Fuori tema rispetto agli argomenti di questo blog perché non c'è molto di agricolo... e a Bruxelles sarebbe difficile... ma forse un po' di sociale c'è... Si tratta del resoconto personale del viaggio di uno di noi, viaggio… breve ma intenso… in Belgio… e delle riflessioni successive scaturite fra di noi…quindi … parlando di noi, ci riguarda

LA BRUXELLE CHE NON TI ASPETTI…

E’ un po’ per caso, che due amici, uno angolano (ormai un po’ naturalizzato italiano, longilineo e alto, cittadino del mondo, che conosce bene molte lingue) e un italiano (un poco più basso, di certo meno cittadino del mondo e che non conosce le lingue ) si trovano a dover andare a bruxelles per affari; e in particolare in un quartiere un po’ degradato della città, dove la comunità araba ha espanso le proprie radici, creando uno spicchio di Arabia, che forse per paradosso racchiude in se tutte le contraddizioni del mondo arabo e di quello consumistico occidentale, malamente assortite tra loro (negozi con insegna doppia, la prima araba; musiche e odori di cibi arabi, donne arabe con il velo per le strade, molte persone di colore, buste di immondizie ai lati della strada , spesso rotte e sgocciolanti sul manto stradale, in vari tratti appiccicoso e maleodorante, con poco distante all’orizzonte moderni e altissimi palazzi luccicanti in vetro di 30-40 piani ).
Abili affaristi arabi, spesso ricchi, gestiscono quasi ogni attività nella zona, e per loro lavorano tutti gli altri, spesso e di preferenza altri arabi, persone di colore, più raramente belgi, soprattutto belgi puri, in genere un po’ incrociati per lo meno, di certo un po’ contaminati, si fa per dire nel loro spirito europeo intendo.
E qui si tratta, come si fa nel mondo arabo, partendo da lontano, rimescolando le carte, allontanandosi e ritornando, confabulando con quello e con quel altro, che a volte ti prende e ti porta da un’altra parte, dove magari trovi quello che ti serve…
E dopo lunghe trattative, ripensamenti, battute si conclude e quindi ci si organizza per ripartire, e quasi naturalmente, a piedi ci si allontana da questi quartieri, attraversandoli al proprio interno, ti viene di soffermarti sui particolari che prima magari avevi visto, ma a cui non avevi dato peso … e tutto, un po’ anche per stanchezza, ti appare ancor più degradato e sporco, ma anche più vitale e reale, in continuo fermento…
Si deve ripartire, ma un po’ perchè nell’affare abbiamo finito quasi tutti i soldi, un po’ perché abbiamo deciso di adottare un regime di rigorosa austerità , essendo venuti non per vacanza, decidiamo di aspettare il pullman delle 4,30 di mattina che ci riporta all’aeroporto, senza prendere un altro alloggio per la notte, senza prendere taxi , e quindi ipotizziamo di restare fino a quel ora all’interno della stazione centrale dei treni , da cui lì vicino partirà all’indomani mattina il nostro pullman.
Ci informiamo, ci dicono però che la stazione si chiude del tutto tra le 2 e le 4 della mattina, e poi ci accorgiamo perchè ci cacciano fuori da delle stanze più accoglienti, che invece queste si chiudono già alle 9,30…
Siamo di fatto dei barboni anche noi, anche se occasionali, anche se solo per una notte, ci muoviamo con loro, e seguendo loro ricerchiamo i punti più caldi e più protetti; intanto passano 2 guardie, ci dicono in realtà che possiamo rimanere anche dopo le 2, ma che ci ristringeranno solo in una stanza più piccola chiudendo le entrate esterne; poi riconoscendoci non come barboni, ci dicono di stare attenti nel frattempo, perché è alto il rischio di furti… e di aggressioni... e ripartono nella loro perlustrazione..
Intorno a noi vari barboni …ognuno discretamente nel suo angolo… apparentemente scollegato dal mondo e dalla società… che come vuole e come può cerca di tirare avanti… silenzioso e quasi trasparente …se non fosse per qualche rantolo ...che per un momento lo riporta in contatto …con il mondo… con il suo mondo però …con il mondo dei barboni che lo circondano …che spesso nemmeno conosce …che nemmeno vuole conoscere… vicino a se solo una bottiglia di Whisky o di birra …come unica e fedele compagna di vita… indosso pochi stracci …di lato qualche busta di plastica …forse nemmeno biodegradabile… o forse sì….
All’angolo, mi colpisce una donna sulla sedia a rotelle… una barbona invalida ...o una invalida barbona circondata da 2 signori ...sembrano essere i genitori... o forse no …perchè forse le parentele nel mondo dei barboni non esistono più… loro tre però per lo meno stanno insieme…vivono da barboni …ma all’interna di una loro società… microsocietà …si sostengono ..si aiutano e aiutano a loro modo ..la persona con disagio.. un pò come quello che avviene nelle comunità civili… come nella comunità economica europea… la cui sede è Bruxelles; mi sono perso …ma non è questa Bruxelle????
Forse no, questa è un’altra Bruxelle; che stupido… sicuramente la donna che sta sulla sedia a rotelle, non è comunitaria, forse è russa o dell’est, e quindi non ha diritto ad assistenze comunitarie..
Forse l’ha scelto lei …di fare la barbona ..e quindi ora che vuole??? Che si lamenta???
In realtà però non si lamenta, sono io che sto pensando troppo… basta mi corico nella mia panchina ..sopra il mio zaino per cuscino …vicino al mio compagno… a protezione delle nostre cose… dai loschi individui che vogliano importunarci… e provo a dormire…
…dopo un po’ di soprassalto, sopraggiungono due strani individui, un ragazzo di colore e un bianco più grande e più grosso, cercano di portarci via una busta di plastica in cui avevamo un succo e del pane, io d’istinto lo ritraggo a me, loro iniziano a parlare in francese e in inglese (sanno più lingue di me!) ci fanno vedere la pancia …dicono che è rovinata perchè gli danno solo cibo marcio… vogliono il nostro pane …credono che sia farcito di qualcosa.. io non capisco ..non gli diamo niente …e quindi si allontanano…
Ancora un po’ scossi ci riassettiamo… e dopo un po’ quando riappaiono ..gli faccio segno di avvicinarsi e gli porgo il nostro pane… loro lo prendono… fanno notare delusi che non c’è niente dentro.. ma poi lo mangiano lo stesso…
…il mio compagno deve pisciare… e quindi ci allontaniamo alla ricerca del bagno… i due a cui abbiamo dato il pane ci salutano, ma i bagni sono chiusi… anche quello a pagamento non è accessibile… e andiamo fuori… dove ci sono altri derelitti e disperati coricati qua e là… e si capisce dall’odore che molti hanno avuto il nostro stesso problema… trovando la soluzione in questa zona…ormai diventato un pisciatoio…
Rientriamo sono quasi le 2 ormai… vedo altri gendarmi con un cane lupo al guinzaglio ..poco dietro …aspettiamo che ci raggiungono… non abbiamo niente da nascondere ..potremo chiedere dove ripararci…
…e invece ci chiedono se abbiamo il biglietto del treno …mentre il cane ringhia al mio compagno…forze e’ razzista …dice lui…ma noi abbiamo solo il biglietto del pullman.. e quindi ci sbattono fuori abbastanza bruscamente…con noi anche altri barboni…ci dicono che era sufficiente fare un piccolo biglietto del treno …e saremmo potuti rimanere dentro.. ma oramai eravamo fuori…e l’impressione era che di questo non erano molto dispiaciuti….
...siamo a Bruxelle …anche se sono le 2 di notte …troveremo qualche locale aperto…che ci accolga …nel tragitto il mio compagno di viaggio ha fame …vorrebbe quel pane, è critico con me ..ma io mi giustifico …”ma il pane non si nega a nessuno, avevi detto che non avevi fame”, poi nel primo locale aperto che troviamo ci infiliamo…è un locale marocchino …arredamento, musiche e frequentazioni arabe, ma ci fanno entrare… clienti solo uomini… ma serve una donna …senza velo con i piedi nudi… tutti bevono birra e fumano… per questo non mi sembrano fondamentalisti… e il mio amico mi dice che non sono neanche omosessuali.. e che le donne le hanno lasciate a casa… poco male …siamo lì per passare il tempo…poi consumiamo qualcosa ..paghiamo e ritorniamo verso la stazione….
Ma è troppo presto… c’è ancora da aspettare …non sono le 4… le porte sono ancora chiuse…insieme a noi…altri barboni aspettano di poter rientrare…ci si scalda come si può intorno a delle lampade …ma c’è una gran puzza di urina dappertutto…nauseabonda…intanto puliscono all’interno… dove girano quei 2 gendarmi che ci avevano detto che ci saremmo potuti fermare dentro e che ci avevano predetto che avrebbero tentato di rubarci qualcosa… ma di fuori no…non si pulisce mai …tanto poi questi ubriaconi ci ripiscerebbero subito… Quasi …quasi …mi viene voglia di pisciarci anch’io… ma proprio sulla porta nella speranza che qualche schizzo possa penetrare all’interno …varcando quella linea di confine ..che separa questa Bruxelle …da quella…e se non lo faccio …è solo per rispetto ..di questi miei compagni d’avventura …non certo per l’altra bruxelle

Per ricevere direttamente in posta i nuovi articoli, inserisci il tuo indirizzo e-mail:


oppure iscriviti al feed per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog!
Per maggiori informazioni sui feed, clicca qui!

Stampa il post

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Spero che non abbiate pensato a traffichi illeciti...tipo armi o droga ..insomma...non specificavo perchè l'affare non era importante...e poi pur non essendo illecito non c'entra proprio niente con me e con il nostro settore...
Sempre più d'accordo ...che ogni viaggio ...specie se fatto in un luogo molto diverso e mai visto ...e sempre molto stimolante e fruttuoso...perchè apre molto...
certo che fossi stato solo ...non mi sarei avventurato così...ma essendo in 2 ...e non avendo gran che di valore addosso...mi ha incuriosito provare a stare a contatto con questo persone ...in modo discreto ..senza incidere ...ma osservando i particolari ...le espressioni ..e le situazione…come uno
spettatore attore...
sono i margini e gli angoli bui della nostra società…che ci sono ...e non è giusto ignorarli del tutto....sono coloro che sono stati espulsi o si sono espulsi da questa società...e siccome di questa ultima anch'io non godo grossa considerazione...li considero fratelli...e un po' li biasimo e un po'
li guardo con delicatezza e con rispetto...
credo che queste stazioni di Roma ...che tu hai nominato ...restino sempre aperte...e che ci sia un po' piu' di tolleranza...rispetto a Bruxelle...magari hanno accesso a dei bagni...minimi...ma forse no...vabbè ...forse sto diventando un po’ no-global....e un po' insurrezionalista... o forse semplicemente sto invecchiando...o forse sono un po’ barbone nel DNA.

Anonimo ha detto...

Io non ci ho pensato, ma se ‘sti affari dovessero fruttare bene...ci potrei pure pensare..
cmq anche nelle stazioni romane non ci sono i bagni e sono costretti a farla dove capita e di conseguenza c'è una puzza terrificante e non c'è tolleranza, quello che c'è (anche da parte mia) è come dire, indifferenza, ci passi accanto ma x molti è come se si stesse passando non accanto a delle persone, ma a degli oggetti, delle robe che per un qualche motivo stanno per strada, appena arrivata a Roma li ho un po’ frequentati (non i bagni delle stazioni... ma i c.d. barboni), andavo un paio di volte a settimana a fare il giro di alcune stazioni di inverno e con la scusa di portare un pasto
caldo e un tè, mi ci fermavo a parlare, momenti divertenti, momenti belli, ma anche momenti di strizza pura, perchè sebbene a volte (nella maggior parte dei casi) non siano colpevoli della situazione che si trovano a vivere, in alcuni casi si trovano al limite della sopravvivenza, per poter
sopravvivere si diventa pericolosi appunto, cmq, in quel periodo, uno di loro mi ha soccorso a piazza Vittorio, ho fatto un volo con la vespa (l'unico della mia vita, perchè alla guida come sapete
sono bravissima! un altro solo, ma avevo 11 anni...) sull'asfalto bagnato perchè pioveva, in curva, fra un sanpietrino e una rotaia del tram...neanche un equilibrista, per poco non m'ammazzavo, ebbene m'ha soccorso una di queste persone che ogni tanto incontravo a Termini, un pazzo furioso cmq, che ha iniziato a predicare, mi citava passi del vangelo a memoria, i salmi, dicendomi che dovevo ringraziare solo Gesù Cristo se non mi ero fatta male (che poi in fondo era vero), una specie di predicatore solitario.
A Roma ogni anno (mi pare ormai da 3 o 4 anni), una notte l'anno è possibile dormire in compagnia di queste persone, un po’ per esprimere loro solidarietà, un po’ per avvicinare mondi distanti, un po’ per provare cosa si prova effettivamente a passare una notte fuori senza un tetto sulla testa, anche
se il problema non è tanto il tetto, quanto la notte (e il giorno) senza alcun riferimento, basta portarsi un sacco a pelo, di solito si tiene a piazzale Ostiense e c'è sempre tanta gente che risponde... quando sarà te lo dico...
ciao!

PS: come vedi io pure c'ho unnonsocchèdi barbone.. ‘na volta mi c'hanno scambiato, è stato divertente, sempre a Roma, aspettavo una persona sui gradini di una chiesa, mi sono seduta e c'era una ragazzina straniera che chiedeva l'elemosina, abbiamo scambiato qualche parola, ad un certo
punto m'ha detto ti dispiace tenermi questo (il cestino coi pochi spiccioli), approfitto per andare a fare la pipì, e così è stato, m'ha lasciato là, co’ ‘sto cestino per 10 minuti... non ho recuperato neanche un centesimo...non è un lavoro facile

Anonimo ha detto...

Non mi stupisce che anche tu hai avuto queste curiosità ed interessi...prima o poi andrò in qualche stazione a Roma...con questi italiani posso parlarci...per sentire come sono fatti ...per capire come sono fatto...e perchè mi sto interessando al loro mondo...

Anonimo ha detto...

Ma tra un pellet ed un maiale nero vengo colta da un atroce dubbio... ma a Viterbo ... i barboni non ci stanno?

Anonimo ha detto...

Sì ce ne stanno alcuni...che però capita di incontrare disgiuntamente per strada ...ma non credo abbiano un riferimento come può essere la stazione Termini ...o quella di Bruxelle.... e poi a Viterbo ...più che dei barboni mi sembrano degli allucinati...anche se poi effettivamente ...si alcune donne ...sopratutto ci sono ...ma si incontrano per caso per la città...non so poi dove dormono...
Una volta a Città di Castello ...sui scalini di una chiesa ....mentre io approcciavo con una ragazza...poco distante una coppia di barboni ...e in particolare lui …si cimentava nello stesso tentativo di avvicinamento...in modo un po' goffo ma molto simpatico…e pittoresco...
finì che io mi seguì tutta la scenetta...e quindi non recitai lì per lì la mia...nel senso che il barbone il bacio lo scoccò poco dopo...mentre io lo rimandai quella sera a quando la accompagnai a casa…
Come sono romantico!!!!
Pensa un po' anche i barboni, si innamorano, si corteggiano, si danno il primo bacio di una storia!!!!
Forse, anzi in modo più romantico dei manager con le donne in carriera...!!!
Vabbè dopo questa divagazione ....giustificata in parte dalla primavera...vi saluto

Anonimo ha detto...

I barboni a Viterbo ci sono....ma sono meno visibili...
Ci sono i due "coniugi", moglie e marito austriaci, che la leggenda vuole siano proprietari di una catena di supermercati poi, forse per un fallimento o forse per iniziare una nuova vita, si sono ritrovati per strada....
Poi c'è la "poetessa", gira per Viterbo con tutti i suoi fogli e decanta poesie scritte da lei, ed impreca perchè nessuno la capisce...
Poi ci sono madre e figlio, spesso seduti sulle scale della fontana a Piazza Fontana Grande e aspettano che apra la mensa Caritas per andare a cena...
Poi c'è "Il rumeno", che viveva in una delle grotte della strada che scende alla rotonda di Porta Faul....ma gli abitanti del posto si sono lamentati ed ora tutte quelle grotte sono sprangate ed "il rumeno" non ci vive più, ma continua a girare in bicicletta con il suo cane...
Insomma anche a Viterbo ce ne sono. Se passi alla mensa Caritas, che fa anche accoglienza notturna proprio per loro, li trovi là davanti, ore pasti....e ci trovi anche tante altre persone, apparentemente
insospettabili, distinte che con lo sguardo fissano il terreno per non dare nell'occhio e passare inosservati. Sono anziani, per lo più, che non ce la fanno ad arrivare a fine mese con la sola pensione e vanno alla mensa Caritas...anche loro hanno belle storie, di figli lontani che torneranno, di figli mai avuti, di persone che aspettano, di mariti che non ci sono più, di persone che non avrebbero mai pensato di andare alla Caritas...un bel viaggio negli occhi lucidi di anziani, donne sole soprattutto...
A presto,

P.S. davanti ad agraria, proprio in quel lembo di terra dove prima c'era il contadino, nella parte in fondo, ci sono spesso due barboni, un uomo ed una donna con la bici, che hanno fatto di quel posto il loro appoggio... fatti un giro

Anonimo ha detto...

...Il problema degli anziani che non arrivano a fine mese...è purtroppo sempre più diffuso!
Ma proprio ieri ho incontrato "un grande": sto' vecchietto, seduto su un seggiolino all'angolo della strada, sotto al semaforo, che vendeva dei bastoni fatti da lui.
Prezzo 10-15 euro.
...concordo che forse è un po’ esoso, ma le opere erano davvero curate, poi di ognuno ti spiegava come l'aveva fatto, anche con l'inserto in salice per appenderli...è diventato il mio idolo! Tanti giovani che si lamentano di non trovare lavoro, ed il vecchietto m'ha riscoperto l'artigianato...per
arrotondare la pensione.
Ho voluto premiare lo spirito imprenditoriale e prendere un pezzo unico...ma è stata dura sia farmelo vendere (mi diceva, "ma che te nei fa tu del bastone!"), che poi convincerlo che gli avevo dato giusti i soldi (gli over 70, co' ‘sti euro ancora non si fidano!).
L'anno scorso, stessa scena, ma era una vecchietta che vendeva sciarpe e cappelli fatti da lei all'uncinetto...
Sarà che mi mancano tanto i miei nonni...ma ‘sti vecchietti so' dei grandi!

Anonimo ha detto...

OH! il mio “ma a Viterbo i barboni non ci stanno?” era - volutamente - un po’ provocatorio...

Anonimo ha detto...

Vedi che hai ottenuto un effetto...e anch'io sono contento di aver sollevato l'argomento .... ci sono sempre belle risposte ...e poi emergono sensibilità comuni ....e interessi e storie vicine...tutte
molto belle e mai affrontate con superficialità...
....certo che ora prima di arrivare a Termini...sarò più attento a questi personaggi che stanno a Viterbo...
Alla Caritas è andato a mangiare un amico ...che voi conoscete...per un periodo di ritorno da casa non c'aveva un soldo...e per dignità tornado non si era fatto sentire...io l'ho incrociai dopo dei giorni che prendeva l'autobus..
però fa riflettere ... alcune persone che poi si vergognano…ma evidentemente hanno bisogno...e queste non certo per loro scelta..
insomma c'è da riflettere