In un comunicato dell'Inea, Rava sottolinea la necessità di "un forte coordinamento tra le strutturre centrali e periferiche dello Stato, delle Regioni e degli Enti portatori di specifiche competenze, per definire, nel quadro della programmazione dei fondi comunitari 2007-2013 in agricoltura e della legislazione nazionale, linee guida per lo sviluppo rurale che vedano nella compatibilita' ambientale non un ostacolo ma una metodologia che consente di rendere piu' prospero lo spazio rurale".
La cosa particolare dell'incontro (volto ad avviare una collaborazione tra l'istituto nazionale di economia agraria e le strutture del ministero dell'ambiente su problematiche di reciproco interesse) è che, anche alla luce della linee di indirizzo del psn per i piani di sviluppo rurale, l'agricoltura sociale è stata individuata tra i campi specifici da sviluppare.
Da parte mia, spero vivamente che la collaborazione non stenti ad avviarsi, arrivando a produrre risultati concreti, non solo in termini di finanziamenti destinati agli "agricoltori sociali", ma anche di chiarezza normativa che possa consentire agli imprenditori agricoli interessati un agevole avvio di attività agricole e sociali nelle proprie aziende. Sarebbe interessante poter far sedere ad un eventuale tavolo di discussione anche il Ministero della Salute, altro attore di questo nuovo campo che comprende produzione e welfare, condensandoli nella parola multifunzionalità.
1 commento:
Non è avvenuto a caso. L'on. Rava ha infatti partecipato nell'estate scorsa ad un dibattito, che si è svolto nel corso della Festa dell'Unità a Torrimpietra (Roma), sul futuro dell'agricoltura periurbana ed ha potuto ascoltare un intervento del prof. Senni sull'agricoltura sociale. L'on. Piatti ha d'altro canto concluso un riuscito convegno nazionale dell'ALPA a Ripatransone (AP) dedicato alle funzioni sociale e ambientale dell'agricoltura. Un pò alla volta dunque il tema sta penetrando nelle sedi istituzionali...e ci lascia ben sperare.
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