martedì, gennaio 15, 2008

Verso la definizione di un "alfabeto" dell'AS


Per questo post desideriamo ringraziare il Prof. Saverio Senni: suo il testo in basso e l'abbinamento con l'immagine riportata in alto e, soprattutto, sua l'idea di provare a definire l'AS attraverso ... un alfabeto.
L'idea ci è piaciuta molto e abbiamo condiviso con lui l'utilità di assumere questa come base di partenza e di provare a farla evolvere insieme, sul blog, attraverso il contributo di tutti i lettori, nello stile - se vogliamo fare dei paragoni importanti ... - di Wikipedia, dove cioè ciascuno, liberamente, dà il proprio contributo e ciascuno, sulla base delle proprie conoscenze ed esperienze, integra, suggerisce, modifica. Si parte dal presupposto che maggiore è lo scambio, l'interazione e il numero delle persone coinvolte, migliore sarà la definizione a cui si arriva.

Dunque, come si fa? Semplice!
Scegli la lettera dell'alfabeto, inserisci la parola che vuoi faccia parte dell'alfabeto dell'AS. Unico "obbligo": devi motivare la scelta.
Un (im)possibile esempio:
B = Beauty farm (evoluzione del concetto di care farm e del benessere derivante dall'agricoltura sociale) ;-)
L'inserimento andrà fatto attraverso i commenti a questo post. Sarà poi compito della redazione (cioè nostro, siamo sempre noi...) integrare l'alfabeto con le nuove parole.

Grazie a tutti, buoni pensieri agro-sociali e, tutto sommato, buon divertimento!


A = asino, apicoltura, ASL, ...
B = coop. sociale, biologico, bilancio sociale, ...
C = convenzioni, certificazione, ...
D = disabilità (tipologie di), diversificazione, ...
E = efficacia delle pratiche, empowerment, ...
F = formazione, fund raising, ...
G = gruppo di acquisto solidale, ...
I = inserimento lavorativo, ...
L = legislazione, lombrico, ...
M = motivazioni, multifunzionalità, ...
O = orticoltura, onoterapia, ...
P = progettazione, politiche di sviluppo rurale, ...
R = RSI, reputazione, rete, reciprocità, ...
S = sicurezza, serra, stakeholder, ...
T = terzo settore, terapie assistite con piante, tossicodipendenze, ...
W = welfare, ...
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8 commenti:

Anonimo ha detto...

va bene, provo a rompere il ghiaccio.
U = Utente (In generale direi, colui che usufruisce dei servizi dell'AS. Volendo, anche, la persona che acquista un bene o un servizio dell'AS). Insomma qualcosa del genere nel nostro alfabeto lo vorrei.
angela

Anonimo ha detto...

A = Azienda agricola (in - o tramite - essa sono realizzate le attività di cui beneficiano gli attori coinvolti - utenti, consumatori, comunità rurali, imprenditori agricoli, ... - ed è il luogo fisico che rende possibile l'incontro fra questi).

Silvia P ha detto...

D = Diversificazione. L'azienda agricola-sociale si caratterizza per l'elevata diversificazione delle produzioni e delle attività aziendali.
Condurre più attività:
- favorisce l'inclusione degli utenti in azienda (fornendo più scelta e proponendo l'attività + congeniale alla singola persona, nell'ottica della valorizzazione delle abilità personali)
- permette di immaginare vari/nuovi percorsi di formazione, inserimento lavorativo, cura (inteso come "to care": accudire)
- permette un maggior grado di apertura verso l'esterno (punti vendita azinedali, visite in azienda, ma anche forme di collaborazione con persone esterne)
- permette di diversificare il reddito dell'azienda

Anonimo ha detto...

B = Bellezza. Sarebbe giusto considerare anche l'aspetto estetico delle realtà che operano in agricolutra sociale. Dove si vuole fare inclusione, cura riabilitazione, si dovrebbe lavorare anche affinchè tutto ciò avvenga in un bel posto, non finto, ma bello, gradevole..che poi aiuta anche alla A = accogliente...

Anonimo ha detto...

A = Ambiente di lavoro
D = Dettagli

La cura dell'ambiente di lavoro (in termini di S = sicurezza, F= fruibilità, P = pulizia) è una marcia in più caratteristica dell'azienda agricola aperta al pubblico e tanto più deve esserlo per quella aperta al sociale. In particolare, la cura dei dettagli diviene fondamentale, proprio perchè si lavora con persone che, oltre ad avere una dimensione "fisica" (e quindi delle esigenze fisiche)hanno una dimensione "psicologica e sentimentale".

Anonimo ha detto...

B = Biodiversità. La coltivazione e l'allevamento di piante ed animali "non globalizzati", bensì appartenenti a specie, razze, varietà tipiche del territorio in cui opera l'azienda diviene un plusvalore particolrmente adatto all'azienda agricola sociale. Questo perché:
- tali specie sono frequentemente a rischio di estinzione; l'attività agro-sociale aiuta perciò la conservazione di un comune patrimonio a rischio;
- il fatto che a preservare un bene comune possano essere soggetti spesso considerati "un peso" dalla società, rappresenta un messaggio importante e fortemente educativo;
- le vecchie specie/varietà sono spesso scomparese perché poco adatte alla meccanizzazione dell'agricoltura ed alla distribuzione nei circuiti moderni. Tra i punti di forza dell'AS ci sono invece proprio l'elevata disponibilità di manodopera e la commercializzazione del prodotto attraverso la filiera corta; fattori che ben si coniugano all'uso di specie/varietà antiche, che divengono così un plusvalore ed un fattore imprenditoriale di indubbia utilità.

Anonimo ha detto...

A = Asino
O = Onoterapia

L'asino è un animale particolarmente adatto all'AS, per vari motivi:
- può essere lo strumento per effettuare AAA (attività assistite con animali) e AAT (terapie assistite con animali, Onoterapia = pet therapy con l'uso di asini)in azienda;
- è un animale fortemente empatico e curioso, che riesce facilmente ad entrare in relazione con le persone, risultando simpatico e generando meno timore di quanto non generi comunemente il cavallo;
- è un animale molto più rustico e frugale del cavallo, richiedendo meno cure rispetto ad esso;
- può coadiuvare molte delle attività produttive dell'azienda, ad esempio munito di basto e ceste può rendere più agevole e divertente la raccolta dei prodotti agricoli;
- la cultura ha spesso associato all'asino - che pure ha rappresentato nelle campagne un prezioso ed insostituibile aiuto - significati negativi (ignoranza, testardaggine, stoltezza,...) che spesso vengono associati anche agli utenti dell'AS. La presenza dell'asino in azienda può rappresetnare perciò l'occasione per veicolare messaggi diversi, di apertura, comunicazione e valorizzazione delle abilità del singolo, specialmente nelle attività educative in fattoria.

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e