domenica, dicembre 21, 2008

Alcune note tecniche ... sul Lombrico Agro Social Award

Perché un concorso
E' stato un primo tentativo per provare a parlare di Agricoltura Sociale in maniera diversa. Un esperimento nel tentativo di far emergere e conoscere nuove esperienze nel panorama nell'agricoltura sociale (...e anche mettere noi stessi - il Lombrico Sociale - un po' alla prova).
























I Partecipanti
La Redazione del Lombrico Sociale ha lavorato dal mese di luglio fino ad ottobre per contattare realtà e divulgare la notizia. I mesi estivi e la pausa vacanze, hanno sicuramente influito su questa fase. Il concorso era aperto anche a realtà europee ma, nonostante il risalto che ne hanno dato i siti europei dedicati all’agricoltura sociale, nessuna esperienza estera ha partecipato. Hanno partecipato invece 16 realtà italiane, distribuite come riportato nella cartina (più un partecipante alla sezione Lampo di Genio).
Ampia la partecipazione delle regioni settentrionali, mentre uno solo è il rappresentante del meridione. Il Lazio si conferma Regione importante su queste tematiche con 5 partecipanti. La tipologia delle realtà che hanno partecipato rispecchia il panorama dell’agricoltura sociale. Infatti sono arrivate storie dal mondo carcerario, dalla cooperazione sociale, da realtà assimilabili ad esperienze associative e da aziende agricole. Ne scaturisce quindi un quadro sicuramente diversificato nelle esperienze e, in particolare, la presenza ancora limitata di aziende agricole.

La valutazione e la giuria
Il bando prevedeva una griglia da seguire per compilare il format delle storie, indicante gli aspetti da presentare (progetto, breve descrizione dell’azienda/attività, motivazioni, descrizione dell’avvio dell’attività agro-sociale, tipologia e numero di persone coinvolte nell’attività agro-sociale, tipologia e numero di utenti/beneficiari, problemi, prospettive e chiavi di successo) e per ciascuno un numero massimo di battute. Soltanto due partecipanti hanno rispettato queste linee guida, tutte gli altri hanno scelto di scrivere liberamente e di inviare in allegato materiali diversi (foto, video, brochure, etc.). Ciò, se da un lato ha consentito a ciascuno di esprimersi e raccontarsi secondo le proprie preferenze e peculiarità, dall’altro ha comportato difficoltà in fase di valutazione (presentazioni non omogenee, alcuni aspetti non descritti o non precisati - descrizioni troppo sintetiche, a volte troppo lunghe). La giuria è stata chiamata a esprimere un voto numerico da 1 a 5 per undici voci, ciascuna riconducibile a quattro aree che ci sono sembrate quelle più inerenti e coerenti per realtà che operano in agricoltura sociale:

1. Fare rete: capacità di creare rete (collaborazione con altre realtà del territorio: associazioni, gruppi d’acquisto, etc.), interazione con enti e servizi pubblici in genere (collaborazione con PP.AA., ASL, servizi sociali, etc.)
2. Comunicazione: chiarezza descrizione dell’azienda/attività, originalità nella presentazione della candidatura, cura presentazione candidatura.
3. Utilità sociale: utilità sociale (valutazione del livello di servizio per la collettività reso dall’attività agricola), creazione di opportunità occupazionali, coinvolgimento utenti/beneficiari nell’attività agricola.
4. Impresa: imprenditorialità (innovazione, sviluppo), prospettive di sviluppo dell’azienda/attività, motivazioni dell’imprenditore/soci/gruppo.

Oltre al punteggio, ogni giurato poteva esprimere un commento aperto.

La Giuria
Francesca Romana Capone: Caporedattore Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà, scrittrice e lettrice compulsiva prestata alla comunicazione della sussidiarietà orizzontale.
Anna Contardi: Comitato scientifico e coordinatrice attività AIPD – Associazione Italiana Persone Down, Assistente sociale, la sorella dei fratelli Grimm.
Francesco Di Iacovo: Coordinatore Progetto UE SoFar - Social Farming, Professore di Economia Agraria Università di Pisa, il Del Piero dell’agricoltura sociale.
Francesca Durastanti: Redattore de “il lombrico sociale”, Presidente di Agrya srl, la multifunzionalità dell’Agronomo, tecnica, competenza e poesia dell’agricoltura sociale, in un’altra vita faceva la tennista professionista, è imbattibile.
Angela Galasso: Redattore de “il lombrico sociale”, Agronomo, guida enogastonomica di indiscussa esperienza e guida automobilistica di indiscussa velocità, attacchi frequenti di mal d’Africa, nel tempo libero si taglia i capelli.
Carlo Hausmann: Coordinatore tecnico Fondazione Campagna Amica, Direttore Generale Azienda Romana Mercati, si narra sia stato visto al lavoro nello stesso momento in luoghi diversi del pianeta, la passione per il bricolage, non sopporta gli orologi fermi.
Silvia Paolini: Redattore de “il lombrico sociale”, Agronomo, una passione sfrenata per animali e razze strane: asini, criceti, ermellini, conigli nani, maialini vietnamiti. Il suo film: Fuga dalla città - la vita, l’amore, le vacche.
Saverio Senni: Direttore I edizione Master in Agricoltura Sociale, Professore di Economia Agraria Università della Tuscia, ispiratore del lombrico sociale, il Totti dell’agricoltura sociale.
Roberto Weber: Presidente dell’istituto di ricerca SWG, analizza l’opinione pubblica e la società, beve caffè e birra, fuma, in compenso corre e va in bicicletta.

La giuria è stata composta anche con l’obiettivo di far conoscere a nuovi interlocutori le tematiche dell'agricoltura sociale. Si è tentato di coinvolgere:
a) persone con competenze in diversi settori ma tutti possibili portatori di interessi (stakeholders) dell’agricoltura sociale;
b) persone che non conoscevano ancora l’agricoltura sociale, pur operando professionalmente in settori pertinenti (associazione di utenti, cittadinanza, sviluppo rurale, sociologia e comunicazione), proprio per avere altri e possibili nuovi punti di vista e per indagare le possibilità di interazione e di sviluppo futuri.
Il valore e le competenze della giuria su diverse tematiche e l'integrazione delle competenze dei giurati hanno permesso di analizzare ogni storia, ed ogni realtà, da diversi punti di vista. I giurati non si sono mai incontrati ne’ confrontati sulle storie. Dai risultati è emerso che nonostante l'assenza di un background comune e, fino ad oggi, di un confronto sull'argomento, le valutazioni complessive finali dei giurati sono risultate molto simili e confrontabili fra loro.

La Tavola Rotonda: "Esperienze e prospettive dell'agricoltura sociale"
Al termine delle premiazioni dei 5 vincitori e delle loro presentazioni si è aperta la Tavola Rotonda, il momento culminante della giornata di lavoro e del concorso stesso. Con nostro grande piacere la discussione non ha faticato a partire e, prendendo spunto dalle esperienze dei vincitori e dei partecipanti al concorso, ha visto l'attiva partecipazione di tutti i giurati che, nonostante l'ora tarda ed i molti impegni, hanno voluto portare il proprio contributo al dibattito. Le diverse competenze, i punti di vista, i dubbi, le provocazioni e le idee sono emersi in modo concreto, perchè frutto del reale bagaglio di esperienze dei partecipanti (giurati o vincitori). Molti gli spunti per tracciare le prospettive dell'agricoltura sociale, che non mancheremo di approfondire con la dovuta cura nei mesi a venire.

Queste le "note tecniche" relative al concorso, primo esperimento che ci ha lasciato decisamente "provati" ma almeno altrettanto soddisfatti. Chiediamo a tutti voi che avete partecipato al concorso, alla premiazione o che avete semplicemento letto queste nostre note, di dire la vostra, scrivendoci i vostri suggerimenti per migliorare un futuro ... Agro-Social Award...2009???
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