martedì, novembre 20, 2012

Un saluto da Betlemme e dai territori palestinesi occupati

Palestinian Olive Oil Sector (Medoliva 2012, Arezzo)


di A.G. - E' da giorni che ci penso. Che ripenso alle giornate di Medoliva (www.medoliva.it), la manifestazione fieristica internazionale dedicata alla filiera dell’olio extravergine, che si tiene ogni due anni ad Arezzo. Ci penso esattamente da quando a Gaza si è ripreso a morire con grande intensità.
In particolare ripenso al momento più interessante ed anche emozionante di questa edizione di Medoliva, sia dal punto di vista professionale che umano (perché poi le due cose non sono scisse, come spesso tenderebbero a farci credere), ripenso ad un signore che introduce il suo intervento così:
Un saluto da Betlemme e dai territori palestinesi occupati
Il post su Facebook di ieri di Francesco Travaglini, olivicoltore molisano competente ed illuminato (www.parcodeibuoi.com), intervenuto a quella bella tavola rotonda, rafforza questo ricordo; scrive Francesco:
Non si può accettare che ci si spari addosso. Ho conosciuto ad Arezzo il signor Fayyad, presidente dell'associazione di produttori di olio palestinese. Questo video scorre sul loro sito web. L'Olivicoltura, che procura una gran parte del reddito dei contadini della striscia di Gaza, "grazie" alla guerra ha visto espiantare o distruggere milioni (MILIONI) di ulivi, eliminando spesso l'unica fonte di reddito di molti palestinesi. E' sempre peggio..
الزراعة في فلسطين المحتلة (washaha)

Qualche giorno prima, in un altro angolo d'Italia (Sciacca, AG), nell'attesa di un convegno dal titolo Alimentazione sana e solidale a cena la D.ssa Margherita Caroli, bravissima e brillante pediatra nutrizionista pugliese, ci ricorda il forte valore simbolico dell'albero di olivo nelle diverse religioni e la sacralità di questa pianta presso le popolazioni musulmane.

Recupero allora gli appunti disordinati di quelle giornate di maggio. Dopo una presentazione del settore olivicolo in Palestina, Mr. Fayyad si soffermò sulle aggressioni israeliane contro gli olivi palestinesi, presentando i dati relativi all'anno 2011:
  • 158 attacchi registrati, 61 commessi dall'esercito israeliano e 97 dai coloni
  • 17.227 alberi sono stati danneggiati, di cui 7.941 sradicati o tagliati e devastati, 9.181 incendiati, 205 avvelenati, 105 "bagnati con liquami"
Distretti     Totale perdite (stima) US $
Jerusalem   1.039.936
Hebron          743.047
Bethlehem 1.250.236
Ramallah   1.944.894
Nablus       7.442.542
Salfit          2.160.250
Qalqiliya       380.204
Jenin               37.286
Perdite    14.998.534
Mr. Fayyad ci presenta anche prospettive, ostacoli e sfide future per lo sviluppo del settore dell'olio di oliva in Palestina.
  • Il settore dell'olio d'oliva palestinese ha un enorme potenziale per la produzione di olio extra vergine di oliva e olio EVO biologico, che richiede tuttavia una migliore organizzazione ed il miglioramento dei servizi, compresi quelli relativi alla certificazione biologica.
  • Il basso reddito generato dalla produzione di olio di oliva e le difficoltà in cui versa l'esportazione del petrolio ha portato a ridurre la produzione di olio d'oliva palestinese (si stima che la produzione di olio d'oliva si sia ridotta del 25% negli ultimi 30 anni).
  • Uno dei principali ostacoli è rappresentato dal marketing e dai problemi connessi all'esportazione (controlli sui confini, esperienze limitate, relazioni commerciali e reti limitate).
  • Il mercato ombra creatosi per l'assenza di controllo sui confini con Israele ha portato a forti oscillazioni nel mercato locale dell'olio di oliva.
  • I continui danni e violenze israeliane nei confronti dell'intero settore olivicolo.

Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2012 Anno Internazionale delle Cooperative (qui il sito ufficiale). Mr. Fayyad ha partecipato ai lavori del "Dunsany Group", gruppo composto da persone provenienti da diverse parti del mondo, riunitosi a settembre in Irlanda per definire, in occasione dell'Anno Internazionale delle Cooperative, un piano globale per lo sviluppo delle cooperative nelle aree rurali.
Qui il sito dell'iniziativa The World of Rural Co-operation International Roundtable Event 2012 e la Dichiarazione di Dunsany per lo Sviluppo delle Cooperative Rurali, frutto del lavoro del gruppo.
Qui il sito palestinese con un estratto della Dichiarazione: Fayyad Fayyad

La Dichiarazione di Dunsany è un documento molto interessante, merita secondo me di essere letto. Mi sfugge però, come spesso mi capita, come avverrà poi (ora) il passaggio fra il dichiarato e l'agito, come verrà messo in connessione il Castello di Dunsany con quanto sta accadendo a Gaza in queste ore.

L'articolo di un'amica dalla Calabria mi ricorda anche che oggi 20 novembre è la festa dei bambini, la Giornata Mondiale dei Diritti dell'Infanzia. Il pensiero non può non andare ai bambini di Gaza, qui il suo articolo: Giro, giro tondo. Oggi è (sarebbe?) la festa dei bambini

Wikipedia: Governance of the Gaza Strip
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