lunedì, agosto 04, 2008

Siamo (quasi) in vacanza

Prima di partire per le vacanze (crediamo, proprio meritate), avremmo voluto fare un aggiornamento del blog e pubblicare alcune cose che, per assoluta mancanza di tempo, sono rimaste un po' indietro ma che invece avremmo voluto riportare.
Ma... non ce l'abbiamo fatta e dobbiamo rinviare tutto a settembre. Ci salutiamo quindi, dicendovi con cosa ci ritroveremo.

Ci ritroveremo con un altro racconto di Marco Verdone (chi è Marco? clicca
qui): con l'aiuto di Marco e dei suoi racconti abbiamo intrapreso un piccolo percorso di conoscenza dell'isola di Gorgona, vedremo dove ci condurrà nei prossimi mesi. Intanto desideriamo nuovamente salutarlo e ringraziarlo.

Poi, con le proposte presentate dalla Rete delle Fattorie Sociali al Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.

Ancora, con le foto ed una breve cronaca della festa dell'aiuola del 13 luglio.

Con un post in cui presentiamo il video "Viaggio in Olanda" di Francesca Durastanti che tante soddisfazioni ci ha dato nelle ultime settimane: come abbiamo già scritto, il video si è classificato primo ex-aequo al festival dei cortometraggi sull'ambiente accessibile ed ha ottenuto il riconoscimento quale miglior video per come ha affrontato la tematica dell'ambiente in relazione alla disabilità. Ne siamo, ovviamente, orgogliosi e pubblicheremo il video presentato in concorso che, rispetto alla prima versione originale, è stato leggermente modificato.

Con l'occasione vogliamo anche anticipare una notizia che riprenderemo: al festival dei cortometraggi di Orvinio abbiamo conosciuto molte persone, vi abbiamo promesso che le avremmo incontrate per confrontarci, abbiamo iniziato con ... lo Zì... alias Mimmo Mancini, componente della giuria del festival, nella vita attore... ebbene sì, anche noi possiamo dire di conoscere un attore vero e lui potrà dire di aver chiacchierato per un pomeriggio con dei lombrichi... esperienza rara anche questa. Vi stiamo parlando del nostro incontro solo per anticiparvi che ad ottobre Mimmo Mancini sarà a teatro a Roma con lo "Lo Zì", spettacolo (comico) sulla disabilità: abbiamo anche visto qualche pezzo sul suo sito
http://www.lozi.it/ e vi consigliamo di andare a dare un'occhiata, al rientro a settembre crediamo ci sarà modo di parlare anche di questo.

E naturalmente... ci ritroveremo con i preparativi per il Lombrico Agro-Social Award 2008!

Con tutto questo ci ritroveremo (e forse altro ancora, chissà). Nel frattempo, auguriamo a tutti di trascorre una buona estate, noi siamo (quasi) in vacanza: qualcuno di noi lo è da qualche giorno, qualcuno è in partenza, qualcuno lo sarà presto.

Nel salutarvi riportiamo un bel racconto di Marco Lodoli, pubblicato su Repubblica, edizione romana, del 03 agosto 2008.


La Polinesia o la panchina?

Quanto relative sono le distanze, quanto imperdibili i viaggi che nella vita si compiono, come cambiano le tappe e le mete. Al bar sotto casa due giovanotti abbronzati discutevano di isole lontane, Maldive o Seychelles, dicevano che non sono più quelle di una volta, ormai ci ritrovi la famigliola ciociara, la coppietta burina in viaggio di nozze, le carampane: «Bisogna spingersi più lontano, la prossima estate, farsi ventiquattro ore di aereo e arrivare in Polinesia, mi hanno garantito che ci sono spiagge bianche come meringhe, e belle ragazze australiane, neozelandesi, californiane. Il prossimo anno voglio arrivare dove non c'è neanche un italiano, in capo al mondo voglio volare!». Poco dopo, in una libreria ho raccolto un altro frammento di conversazione, tra due ragazzi con gli occhialetti e l'aria assorta. «Quest'estate mi faccio tre o quattro isole greche, ho capito che non serve traversare l'oceano, ci sono posti meravigliosi qui nel Mediterraneo, case bianche, acqua azzurra, vino profumato, tanta gente che sa divertirsi con pochi soldi» diceva uno, e l'altro ribatteva: «Figurati, domani me ne parto per la Calabria, vado a casa di un compagno di studi, mi ha promesso un mare da urlo, il paradiso in terra affacciato sullo Ionio!». Mezz'ora più tardi, a un distributore sulla Tiburtina, ascoltavo un signore raccontare che non vedeva l'ora di staccare con il lavoro per ripararsi a Ladispoli, dove aveva una casetta simpatica, «con un balconcino dove la sera arriva un venticello fresco fresco». E poco dopo ero all'ospedale Sandro Pertini, sotto un sole a picco che squagliava l'asfalto. Un vecchio in pigiama parlava con la nipote, diceva: «Sono così contento di essere riuscito ad arrivare fino a questa panchina, oggi. Qui si sta bene, anche se c'è caldo. Domani, se torni a trovarmi, mi piacerebbe tanto provare ad arrivare fino a là, fino a quella panchina all'ombra, ma mi sento così debole, mi sento le gambe fiacche, non so se ce la farò a camminare tanto, è un viaggio così lungo...».

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1 commento:

Anonimo ha detto...

SIAMO TORNATI! (ORMAI DA UN PO'...)
PRESTISSIMO TORNEREMO ANCHE SUL BLOG.

BUON RIENTRO A TUTTI!!! 8-)
la redazione